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Seo dopo penguin google

by Fabio
Seo Google Penguin e Panda

Seo Google Penguin e Panda

Sapevi che le vecchie strategie SEO non funzionano più o comunque rischiano di risultare obsolete?

Google negli ultimi tempi sta dando un segnale molto forte a tutti i webmasters che si sono “attaccati” a quelle strategie che in passato hanno pur dato i loro frutti, ma che ora rischiano di essere inefficaci, se non deleterie.

Il motore di ricerca più utilizzato al mondo se ne esce con delle versioni che prendono il nome da animali (almeno finora); qualche tempo fa c’è stata la rivoluzione Panda ed ora si è passati a quella del pinguino, ovvero Penguin.

Questo recente cambiamento dell’algoritmo ha portato novità significative e nuove regole da seguire per assicurarsi un ottimo posizionamento.

Ecco cosa devi fare:

1) Controlla la Qualità dei tuoi Backlinks

Il SEO dopo Penguin è cambiato maggiormente riguardo alla valutazione dei backlinks e della loro qualità: Penguin colpisce duramente tutti i siti con backlinks di bassa qualità, imponendo un limite del 60% sul totale di backlinks con Anchor Text. Per Anchor Text s’intende una parola chiave dietro la quale è nascosto il link ad un determinato sito.

Poichè vi saranno ulteriori aggiornamenti simili a Panda e Penguin ti consigliamo fortemente di ridurre tale numero e soprattutto utilizzare la “tecnica dei pochi ma buoni”backlinks. Ma come riconoscerli?

 

2) Come Riconoscere Un Buon Backlink

Un buon backlink proviene da siti che hanno un brand solido, alta reputazione, indicizzazione e autorevolezza nel loro campo. Altri elementi importanti sono che i links sono presenti in un testo (ad esempio articolo) in modo tale da risultare utili per gli utenti.

Potrai monitorare facilmente i tuoi backlinks attraverso strumenti come Monitor Backlinks e molti altri che troverai gratuitamente sul web.

3) Individua Le Pagine “Deboli”

Un altro fattore da tenere presente è quello di individuare le cosiddette pagine “deboli”, ovvero quello meno indicizzate o che possono comportare contenuti duplicati, come ad esempio gli archivi dei posts.

Per evitare che i motori di ricerca penalizzino i tuoi posts è necessario segnalarle come“noindex”, ovvero far sì che non vengano indicizzate dai motori di ricerca.

4) Evita Il Più Possibile Di Cambiare URL

Cambiare URL al tuo sito può comportare lo spostamento di pagine sulle quali magari si ha un buon numero di backlinks.

Il rischio è che tali backlinks portino a pagine vuote e che perdano completamente la loro efficacia. Anche se per motivi di design, nuovi software e quant’altro l’URL del sito viene cambiato frequentemente dagli webmasters, è necessario limitare al massimo questa pratica.

5) Monitora Il SEO Del Tuo Sito

I cambiamenti del SEO dopo Penguin hanno fatto sì che tu debba costantemente monitorare il SEO del tuo sito e correggere tutti i punti deboli.

A questo scopo ti suggeriamo alcuni utili strumenti di controllo quali il plugin per internet browser SEO Quake o Google Analytics Debugger.

Conclusione

Con questi accorgimenti porterai SEO dopo Penguin dalla tua parte ed eviterai di perdere posizioni.

La battaglia che Google sta portando avanti riguarda la qualità dei backlinks ed anche la rilevanza del contenuto rispetto ad una data parola chiave. Poichè sarà possibile che nuovi algoritmi escano dopo Panda e Penguin è importante basare il tuo lavoro sulla qualità e non sulla quantità.

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